mercoledì 5 marzo 2008

L'eleganza del riccio

Mi prendo cinque minuti dal lavoro, oggi non è che sia una giornata pervasa dalla voglia di fare, e, anche se non sono mai stata brava nelle recensioni devo dire che questo libro, arrivato inaspettato è diventato un ancor più inaspettato piacere.

L'eleganza del riccio di Muriel Barbery mi ha rapito dalla prima pagina, ed era da tempo che non mi succedeva. Probabilmente perchè, come mi succede spesso, mi ero fossilizzata su un filone ed ero arrivata al punto di non trovare più nulla di magico in ciò che stavo leggendo. Un nuovo genere, che nuovo magari non è ma è stato dimenticato in fondo alla lista dei temi e dei filoni che, una volta riscoperto ha tutto il sapore del nuovo, mi ha ridato la voglia di leggere che da un po' latitava.

Ne ho letto circa un quarto e mi sto obbligando a leggerne un poco per volta perchè sarebbe davvero un delitto leggerlo tutto d'un fiato, perdendo così tutte le sottili sfumature di cui è composta la prosa assolutamente semplice ma al contempo "intellettuale". Intellettuale nel senso buono, non quello di noia mortale che ha l'unico scopo di uccidere il più lentamente possibile e fra atroci sofferenze il malcapitato(o malcapitata) di turno. Intellettuale nel senso che è un piacere leggere e sentire il proprio cervello rimettersi in moto su concetti noti ma un po' abbandonati, e ritrovarsi in buona compagnia.
Isomma questo libro va davvero letto. E poi è davvero divertente!
... e ora si torna al lavoro....

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